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mercoledì 3 agosto 2011

Napoli, missione a Basilea

Casa, dolce casa: il san Paolo, dal balcone, praticamente s’intravede. E, soprattutto, si sente. E quella culla dell’infanzia, e quel sogno d’un fanciullo che s’è fatto uo­mo, ora può fasciare di nuovo i suoi sogni. Eppure tornano e magari sta­volta tocca a lui, che con il Napoli è cresciuto, che con il Napoli ha de­buttato in serie A a diciassette anni, che dal Napoli è andato via solo per colpa del Fallimento e che a Napoli tornerebbe, magari a piedi, tanto è così vicino, quello stadio. «Il gradi­mento è stato espresso, inutile per­sino sottolinearlo. Io so che ci sono vari club interessati a Floro Flores ma anche che c’è qualcosa di vero, a proposito del Napoli. Però rima­niamo spettatori, in attesa degli eventi. E comunque, a decidere sa­rà l’Udinese» . E’ l’alba di nuovi giorni, chiaramente ingarbugliati, e Paolo Palermo, il procuratore e l’amico di Antonio Floro Flores (28), si limita a navigare sui binari di un’ordinaria comunicazione di ser­vizio: chi vivrà, vedrà se quel san Paolo sarà ancora - di nuovo - di Floro, l’attaccante rapido e versati­le da sistemare in quel Napoli da Champions, al fianco di Lavezzi e Cavani, di Mascara e Lucarelli.  Napoli a Basilea per Shaqiri.

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